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Regulatory updates
Certificazioni di qualità non ammesse tra i requisiti di partecipazione. Procedura...
Certificazioni di qualità non ammesse tra i requisiti di partecipazione. L’Azienda sanitaria deve rifare la procedura In una gara per l’affidamento di servizi sanitari, la previsione di una clausola dall’efficacia sostanzialmente escludente, che impone il possesso di determinate certificazioni di qualità come requisito di partecipazione, non è conforme al Codice degli Appalti. [[CASESTUDY]] Pertanto, l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale è tenuta ad annullare in autotutela gli atti di gara e a bandirne una nuova in conformità alle indicazioni fornite. Lo ha stabilito Anac con la delibera n. 203, approvata dal Consiglio dell’Autorità il 21 maggio 2025. La procedura in questione riguardava l’affidamento di un servizio per la realizzazione di un sistema integrato di archiviazione, tracciabilità e rintracciabilità di vetrini, blocchetti, macro cassette, mac...
Certificazioni di qualità non ammesse tra i requisiti di partecipazione. L’Azienda sanitaria deve rifare la procedura In una gara per l’affidamento di servizi sanitari, la previsione di una clausola dall’efficacia sostanzialmente escludente, che impone il possesso di determinate certificazioni di qualità come requisito di partecipazione, non è conforme al Codice degli Appalti. [[CASESTUDY]] Pertanto, l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale è tenuta ad annullare in autotutela gli atti di gara e a bandirne una nuova in conformità alle indicazioni fornite. Lo ha stabilito Anac con la delibera n. 203, approvata dal Consiglio dell’Autorità il 21 maggio 2025. La procedura in questione riguardava l’affidamento di un servizio per la realizzazione di un sistema integrato di archiviazione, tracciabilità e rintracciabilità di vetrini, blocchetti, macro cassette, mac...
Aggiudicazione senza verifica sui requisiti. E’ ammessa la convalida
Il comma 2 dell’art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990 consente alla pubblica amministrazione di convalidare i propri atti affetti da vizi di legittimità, attraverso una manifestazione di volontà intesa a eliminare il vizio da cui l’atto stesso è inficiato; ciò attraverso un istituto di carattere generale, la convalida. [[CASESTUDY]] Nel caso oggetto di esame la stazione appaltante ha rinnovato l’aggiudicazione, convalidando la precedente aggiudicazione definitiva, illegittima per non aver verificato i requisiti dell’aggiudicatario. Nel caso concreto, il provvedimento di convalida è precisamente qualificato come sanatoria, in quanto adottato per la carenza, nel provvedimento di aggiudicazione in precedenza adottato, della fase procedimentale consistente nella verifica del possesso dei requisiti da parte dell’impresa ...
Il comma 2 dell’art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990 consente alla pubblica amministrazione di convalidare i propri atti affetti da vizi di legittimità, attraverso una manifestazione di volontà intesa a eliminare il vizio da cui l’atto stesso è inficiato; ciò attraverso un istituto di carattere generale, la convalida. [[CASESTUDY]] Nel caso oggetto di esame la stazione appaltante ha rinnovato l’aggiudicazione, convalidando la precedente aggiudicazione definitiva, illegittima per non aver verificato i requisiti dell’aggiudicatario. Nel caso concreto, il provvedimento di convalida è precisamente qualificato come sanatoria, in quanto adottato per la carenza, nel provvedimento di aggiudicazione in precedenza adottato, della fase procedimentale consistente nella verifica del possesso dei requisiti da parte dell’impresa ...
FOCUS: “Il soccorso istruttorio nella redistribuzione delle risorse pubbliche:...
In tema di redistribuzione delle risorse pubbliche, l’istituto del soccorso istruttorio si confronta con una soglia applicativa particolarmente elevata, ben oltre quella sperimentata nelle ordinarie gare pubbliche. La sentenza del T.A.R. Lazio, Roma, Sez. V Bis, 19 maggio 2025, n. 9493, si inserisce nel solco di un consolidato orientamento giurisprudenziale che, in tali procedure, valorizza il principio della par condicio dei concorrenti a scapito della massima partecipazione. [[CASESTUDY]] Il contesto: dalla gara all’avviso pubblico di finanziamento A differenza delle procedure di gara per l’affidamento di contratti pubblici, le selezioni per l’assegnazione di contributi o finanziamenti pubblici si configurano come attività di redistribuzione di risorse economiche. In tale ambito, il concorrente non aspira a un contratto sinallagmatico, ma alla concess...
In tema di redistribuzione delle risorse pubbliche, l’istituto del soccorso istruttorio si confronta con una soglia applicativa particolarmente elevata, ben oltre quella sperimentata nelle ordinarie gare pubbliche. La sentenza del T.A.R. Lazio, Roma, Sez. V Bis, 19 maggio 2025, n. 9493, si inserisce nel solco di un consolidato orientamento giurisprudenziale che, in tali procedure, valorizza il principio della par condicio dei concorrenti a scapito della massima partecipazione. [[CASESTUDY]] Il contesto: dalla gara all’avviso pubblico di finanziamento A differenza delle procedure di gara per l’affidamento di contratti pubblici, le selezioni per l’assegnazione di contributi o finanziamenti pubblici si configurano come attività di redistribuzione di risorse economiche. In tale ambito, il concorrente non aspira a un contratto sinallagmatico, ma alla concess...
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Le ricorrenti denunziano l’illegittimità della delibera con cui la stazione appaltante ha ritenuto di affidare direttamente la gestione di una casa di riposo, nelle more dello svolgimento della gara per l’affidamento del servizio. Infatti, essendo in presenza di una concessione e non di un appalto, non sarebbero applicabili le disposizioni, dettate dal codice dei contratti pubblici, per l’affidamento diretto di un servizio (artt. 50, comma 1, lett. b) e c) e 76, comma 2, lett. b), del D.lgs. n. 36/2023). [[CASESTUDY]] Sostengono in sostanza le ricorrenti, per un verso, che sarebbe evidente che il contratto di gestione della casa di riposo debba qualificarsi come una concessione e, per altro verso, che in nessun caso in materia di concessioni è consentito l’affidamento diretto anche se temporaneo di un servizio, neanche quando il valore della conces...
Le ricorrenti denunziano l’illegittimità della delibera con cui la stazione appaltante ha ritenuto di affidare direttamente la gestione di una casa di riposo, nelle more dello svolgimento della gara per l’affidamento del servizio. Infatti, essendo in presenza di una concessione e non di un appalto, non sarebbero applicabili le disposizioni, dettate dal codice dei contratti pubblici, per l’affidamento diretto di un servizio (artt. 50, comma 1, lett. b) e c) e 76, comma 2, lett. b), del D.lgs. n. 36/2023). [[CASESTUDY]] Sostengono in sostanza le ricorrenti, per un verso, che sarebbe evidente che il contratto di gestione della casa di riposo debba qualificarsi come una concessione e, per altro verso, che in nessun caso in materia di concessioni è consentito l’affidamento diretto anche se temporaneo di un servizio, neanche quando il valore della conces...
Costo manodopera, l’uso di tabelle non più vigenti vizia la gara per illogicità...
Costo manodopera, l’uso delle tabelle non più vigenti vizia la gara per illogicità e irragionevolezza Nella stima dei costi della manodopera da porre a base di gara, vi è l’obbligo per le stazioni appaltanti di utilizzare le tabelle approvate annualmente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, come vigenti al momento dell’indizione della procedura. [[CASESTUDY]] Tale obbligo – ancor più stringente negli appalti ad alta intensità di manodopera e di durata di più anni – costituisce uno degli strumenti per tutelare il diritto dei lavoratori ad una giusta retribuzione, evitando che il confronto concorrenziale possa produrre effetti negativi su tale diritto, e tutelando le condizioni di serietà e affidabilità dell’offerta, la qualità delle prestazioni, la concorrenzialità senza distorsioni e la convenienza economica dell’appalto. La disposizione è conten...
Costo manodopera, l’uso delle tabelle non più vigenti vizia la gara per illogicità e irragionevolezza Nella stima dei costi della manodopera da porre a base di gara, vi è l’obbligo per le stazioni appaltanti di utilizzare le tabelle approvate annualmente dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, come vigenti al momento dell’indizione della procedura. [[CASESTUDY]] Tale obbligo – ancor più stringente negli appalti ad alta intensità di manodopera e di durata di più anni – costituisce uno degli strumenti per tutelare il diritto dei lavoratori ad una giusta retribuzione, evitando che il confronto concorrenziale possa produrre effetti negativi su tale diritto, e tutelando le condizioni di serietà e affidabilità dell’offerta, la qualità delle prestazioni, la concorrenzialità senza distorsioni e la convenienza economica dell’appalto. La disposizione è conten...
Nelle procedure di affidamento diretto il d. lgs. n. 36/2023 lascia fermo l’obbligo...
La stazione appaltante ha svolto una “consultazione propedeutica alla procedura di affidamento diretto, nonché contestuale richiesta di preventivo di spesa e proposta progettuale preliminare“. La stessa ha dipoi affidato il contratto ad un operatore economico terzo, dando nel relativo espressamene atto che “che il suddetto Avviso Pubblico è andato deserto, non essendo pervenuta nessuna offerta entro il termine prescritto”; La ricorrente lamenta che la determinazione di affidamento sia viziata da eccesso di potere per macroscopico travisamento dei fatti e per difetto di istruttoria, conseguendone il “diritto all’affidamento del servizio in questione”: la ricorrente aveva infatti presentato il proprio preventivo in risposta all’avviso. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, Salerno, I, 27 maggio 2025, n. 958 accoglie il ricorso. Il Collegio, in via preliminare, chiarisce che al...
La stazione appaltante ha svolto una “consultazione propedeutica alla procedura di affidamento diretto, nonché contestuale richiesta di preventivo di spesa e proposta progettuale preliminare“. La stessa ha dipoi affidato il contratto ad un operatore economico terzo, dando nel relativo espressamene atto che “che il suddetto Avviso Pubblico è andato deserto, non essendo pervenuta nessuna offerta entro il termine prescritto”; La ricorrente lamenta che la determinazione di affidamento sia viziata da eccesso di potere per macroscopico travisamento dei fatti e per difetto di istruttoria, conseguendone il “diritto all’affidamento del servizio in questione”: la ricorrente aveva infatti presentato il proprio preventivo in risposta all’avviso. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, Salerno, I, 27 maggio 2025, n. 958 accoglie il ricorso. Il Collegio, in via preliminare, chiarisce che al...
FOCUS: “Il perimetro applicativo dell’art. 26, comma 1, del D.L. n. 50/2022:...
Con la sentenza n. 4201 del 16 maggio 2025, la Sezione V del Consiglio di Stato interviene sul tema – tuttora attuale e fonte di contenzioso – dell’ambito applicativo dell’art. 26, comma 1, del D.L. n. 50/2022, relativo al meccanismo straordinario di compensazione per l’eccezionale incremento dei costi nei contratti pubblici di lavori. [[CASESTUDY]] La questione controversa riguarda la possibilità di assoggettare gli oneri di sicurezza aziendali alla disciplina eccezionale della compensazione prezzi introdotta dal legislatore nel 2022. Il Collegio, in linea con l’impostazione restrittiva già espressa dalla giurisprudenza (cfr. Cons. Stato, Sez. VI, n. 1844/2023), ha fornito un chiarimento di rilievo sistematico, confermando la natura eccezionale e non estensibile analogicamente della norma. Il contenuto della norma L’art. 26, comma 1, del D.L. n. 50/2022 – come noto –...
Con la sentenza n. 4201 del 16 maggio 2025, la Sezione V del Consiglio di Stato interviene sul tema – tuttora attuale e fonte di contenzioso – dell’ambito applicativo dell’art. 26, comma 1, del D.L. n. 50/2022, relativo al meccanismo straordinario di compensazione per l’eccezionale incremento dei costi nei contratti pubblici di lavori. [[CASESTUDY]] La questione controversa riguarda la possibilità di assoggettare gli oneri di sicurezza aziendali alla disciplina eccezionale della compensazione prezzi introdotta dal legislatore nel 2022. Il Collegio, in linea con l’impostazione restrittiva già espressa dalla giurisprudenza (cfr. Cons. Stato, Sez. VI, n. 1844/2023), ha fornito un chiarimento di rilievo sistematico, confermando la natura eccezionale e non estensibile analogicamente della norma. Il contenuto della norma L’art. 26, comma 1, del D.L. n. 50/2022 – come noto –...
Clausola che prevede l’acquisto di 20 autobus entro 60 giorni dall’aggiudicazione:...
Il ricorrente impugna la lex specialis di gara, nella parte in cui impone all’aggiudicatario di disporre di tutti gli autobus già immatricolati “entro il termine stabilito per la stipula del contratto”, ossia nel termine di 60 giorni dall’aggiudicazione. [[CASESTUDY]] T.A.R. Liguria, I, ord, 26 maggio 2025, n. 129, in esito all’esame sommario proprio della fase cautelare e salvi gli approfondimenti propri della fase di merito, sospende i provvedimenti impugnati, ritenendo che un siffatto “lasso temporale sia obiettivamente insufficiente per consentire l’acquisto di circa 20 mezzi, oltre che ingiustamente vantaggioso per il gestore uscente, anche in relazione al fatto che la citata norma del Capitolato ha precluso la possibilità di utilizzare “autobus immatricolati da noleggio”. Il Collegio ha altresì ritenuto sussistente “il pericolo di danno irreparabile, atteso...
Il ricorrente impugna la lex specialis di gara, nella parte in cui impone all’aggiudicatario di disporre di tutti gli autobus già immatricolati “entro il termine stabilito per la stipula del contratto”, ossia nel termine di 60 giorni dall’aggiudicazione. [[CASESTUDY]] T.A.R. Liguria, I, ord, 26 maggio 2025, n. 129, in esito all’esame sommario proprio della fase cautelare e salvi gli approfondimenti propri della fase di merito, sospende i provvedimenti impugnati, ritenendo che un siffatto “lasso temporale sia obiettivamente insufficiente per consentire l’acquisto di circa 20 mezzi, oltre che ingiustamente vantaggioso per il gestore uscente, anche in relazione al fatto che la citata norma del Capitolato ha precluso la possibilità di utilizzare “autobus immatricolati da noleggio”. Il Collegio ha altresì ritenuto sussistente “il pericolo di danno irreparabile, atteso...
FOCUS: “Decreto Infrastrutture n. 73/2025: le modifiche al Codice dei Contratti...
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto-Legge 20 maggio 2025, n. 73 (c.d. Decreto Infrastrutture), il legislatore introduce rilevanti modifiche al Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. n. 36/2023, intervenendo altresì su aspetti critici della gestione delle emergenze e delle infrastrutture strategiche. Tra le disposizioni più significative, l’articolo 2 del decreto ridefinisce il quadro normativo in tema di incentivi alle funzioni tecniche, procedure in somma urgenza, affidamenti in contesti emergenziali e coordinamento con la disciplina della protezione civile. [[CASESTUDY]] Incentivi alle funzioni tecniche: inclusione del personale dirigenziale Una prima, importante novità riguarda l’art. 45, comma 4, del Codice dei contratti. Il Decreto Infrastrutture estende la possibilità di erogare incentivi per funzioni tecniche an...
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto-Legge 20 maggio 2025, n. 73 (c.d. Decreto Infrastrutture), il legislatore introduce rilevanti modifiche al Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. n. 36/2023, intervenendo altresì su aspetti critici della gestione delle emergenze e delle infrastrutture strategiche. Tra le disposizioni più significative, l’articolo 2 del decreto ridefinisce il quadro normativo in tema di incentivi alle funzioni tecniche, procedure in somma urgenza, affidamenti in contesti emergenziali e coordinamento con la disciplina della protezione civile. [[CASESTUDY]] Incentivi alle funzioni tecniche: inclusione del personale dirigenziale Una prima, importante novità riguarda l’art. 45, comma 4, del Codice dei contratti. Il Decreto Infrastrutture estende la possibilità di erogare incentivi per funzioni tecniche an...
Certificazione della parità di genere: anche per il T.A.R. Napoli non é ammissibile...
Come visto in questo articolo, rispetto alla possibilità di impiegare l’avvalimento premiale ai fini di conseguire il punteggio previsto per il possesso della certificazione della parità di genere vi è contrasto in giurisprudenza. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, II, 23 maggio 2025, n. 3963, spingendosi (erroneamente) ad affermare che la giurisprudenza sul punto sia pacifica, aderisce all’orientamento che esclude una siffatta possibilità. Secondo il Collegio “non può invero rispondere al paradigma normativo dell’avvalimento il “prestito” speso dei detti requisiti premiali, atteso che la relativa certificazione, per sua natura e per pacifica giurisprudenza, non può costituire oggetto di avvalimento, né di natura operativa né ai fini del miglioramento della proposta offerta. Il primo punteggio invero riconosce la certificazione ex art.46 bis del d.lgs. 198/2006 (Codice...
Come visto in questo articolo, rispetto alla possibilità di impiegare l’avvalimento premiale ai fini di conseguire il punteggio previsto per il possesso della certificazione della parità di genere vi è contrasto in giurisprudenza. [[CASESTUDY]] T.A.R. Campania, II, 23 maggio 2025, n. 3963, spingendosi (erroneamente) ad affermare che la giurisprudenza sul punto sia pacifica, aderisce all’orientamento che esclude una siffatta possibilità. Secondo il Collegio “non può invero rispondere al paradigma normativo dell’avvalimento il “prestito” speso dei detti requisiti premiali, atteso che la relativa certificazione, per sua natura e per pacifica giurisprudenza, non può costituire oggetto di avvalimento, né di natura operativa né ai fini del miglioramento della proposta offerta. Il primo punteggio invero riconosce la certificazione ex art.46 bis del d.lgs. 198/2006 (Codice...
FOCUS: “White List e Anagrafe Antimafia: l’equivalenza funzionale sancita dal...
La sentenza del Consiglio di Stato, Sezione V, n. 4308 del 14 maggio 2024 offre l’occasione per una riflessione sistematica sul rapporto tra white list e Anagrafe antimafia degli esecutori, alla luce del quadro normativo ed in particolare dell’art. 119, comma 2, del d.lgs. 36/2023. La questione: white list vs anagrafe antimafia Oggetto del giudizio era, tra l’altro, la presunta non equivalenza tra l’iscrizione alla white list ex art. 1, comma 52, L. 190/2012 e quella all’Anagrafe antimafia istituita dall’art. 30, D.L. 189/2016, destinata agli operatori economici impegnati nella ricostruzione post-sisma. La stazione appaltante aveva richiesto, come requisito di partecipazione, l’iscrizione nella white list, mentre l’aggiudicatario risultava iscritto unicamente all’Anagrafe antimafia. Da ciò la contestazione in merito alla vali...
La sentenza del Consiglio di Stato, Sezione V, n. 4308 del 14 maggio 2024 offre l’occasione per una riflessione sistematica sul rapporto tra white list e Anagrafe antimafia degli esecutori, alla luce del quadro normativo ed in particolare dell’art. 119, comma 2, del d.lgs. 36/2023. La questione: white list vs anagrafe antimafia Oggetto del giudizio era, tra l’altro, la presunta non equivalenza tra l’iscrizione alla white list ex art. 1, comma 52, L. 190/2012 e quella all’Anagrafe antimafia istituita dall’art. 30, D.L. 189/2016, destinata agli operatori economici impegnati nella ricostruzione post-sisma. La stazione appaltante aveva richiesto, come requisito di partecipazione, l’iscrizione nella white list, mentre l’aggiudicatario risultava iscritto unicamente all’Anagrafe antimafia. Da ciò la contestazione in merito alla vali...
L’impegno ad eseguire l’appalto, sulla base di una determinata ripartizione delle...
L’impegno ad eseguire l’appalto, sulla base di una determinata ripartizione delle quote di esecuzione tra le imprese facenti parte di un raggruppamento temporaneo, deve essere già definito al momento in cui si partecipa alla gara, perché in questo modo le imprese raggruppate formalizzano nei loro rapporti e nei confronti dell’Amministrazione la misura entro la quale si assumeranno l’esecuzione del contratto e la corrispondente misura dei requisiti di qualificazione di cui devono essere in possesso. [[CASESTUDY]] Ne consegue che questo impegno non può essere modificato in corso di gara, attraverso il potere di soccorso istruttorio della Stazione appaltante. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 23/05/2025, n. 4526: 11.2. Tenuto conto del quadro normativo di riferimento e della lex specialis, non può non es...
L’impegno ad eseguire l’appalto, sulla base di una determinata ripartizione delle quote di esecuzione tra le imprese facenti parte di un raggruppamento temporaneo, deve essere già definito al momento in cui si partecipa alla gara, perché in questo modo le imprese raggruppate formalizzano nei loro rapporti e nei confronti dell’Amministrazione la misura entro la quale si assumeranno l’esecuzione del contratto e la corrispondente misura dei requisiti di qualificazione di cui devono essere in possesso. [[CASESTUDY]] Ne consegue che questo impegno non può essere modificato in corso di gara, attraverso il potere di soccorso istruttorio della Stazione appaltante. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 23/05/2025, n. 4526: 11.2. Tenuto conto del quadro normativo di riferimento e della lex specialis, non può non es...